Rie Kudan, Tokyo Sympathy Tower
13 Aprile 2025Rie Kudan o come riportato nell’edizione italiana per scelta dell’autrice Rie Qudan, è una giovane scrittrice giapponese nata nella città di Saitama, vincitrice del prestigioso premio Akutagawa nel 2024 con il suo ultimo romanzo Tokyo Sympathy Tower.
Tokyo Sympathy Tower edito nel 2025 in lingua italiana dalla casa editrice L’ippocampo è stato pubblicato nel 2024 in lingua originale con il titolo La Tōkyō-to Dōjō-Tō dalla casa editrice Shinchosha Publishing.

“La Tōkyō-to Dōjō-Tō prendeva forma nella bocca dell’architetta, ma non sembravano parole sue. Alla fine compresi: erano frutto dell’intelligenza artificiale. Una risposta modello, che riassumeva ciò che la media delle persone vuole sentirsi dire. Pace. Uguaglianza. Dignità. Rispetto. Empatia. Comprensione. Nel mio cervello immaginai il testo che inizia a scorrere appena digiti la domanda, quel flusso tanto bonario quanto insignificante, e la voce stessa dell’architetta mi suonò come un prodotto dell’AI. Per qualche motivi provai una sorta di pietà per quell’intelligenza artificiale costretta a vomitare frasi all’infinito, ignara del significato di quei mosaici di parole.”
Titolo: Tokyo Sympathy Tower
Autore: Rie Kudan o Rie Qudan
Casa editrice: L’ippocampo
Link: https://www.ippocampoedizioni.it/catalogo/autore/545/rie-qudan
Pubblicazione: Prima edizione in lingua originale del 2024 pubblicata con il titolo La Tōkyō-to Dōjō-Tō dalla casa editrice Shinchosha Publishing Co.; prima edizione in lingua italiana edita nel 2025 dalla casa editrice L’ippocampo.
Pagine: 144
ISBN: 978-88-6722-999-4
In che misura la società influenza le scelte individuali, al punto da portare un individuo a commettere atti criminali, in un circolo vizioso che dalla marginalità porta allo stigma sociale.
Nel romanzo di Rei Kudan la protagonista è una donna forte e affermata, con un episodio di violenza alle spalle e una innata tendenza a porsi domande scomode, cercando di trovare un senso a questioni che per altri potrebbero essere trascurabili.
La giovane architetta Makina Sara è stata incaricata di progettare una torre al centro della città di Tokyo destinata ai detenuti, capace di rivoluzionare la concezione stessa del criminale, traformandolo da Homo miserabilis a Homo miserabilis: degno di empatia.